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IL CAPOLAVORO LOVECRAFTIANO DELLA REGINA DEL DARK FANTASY, GERTRUDE B. BENNETT

Nel New Jersey dell’inizio del XX secolo, il dottor Vanaman viene svegliato nel cuore della notte da una telefonata: il vecchio milionario Jesse J. Robinson ha bisogno di cure urgenti. Giunto sul posto, trova la giovane nipote di Robinson, Leilah, sconvolta. Nel suo studio privato, il vecchio milionario giace incosciente accanto a una finestra in frantumi e circondato da grande disordine. Nella stanza, sul tavolo, spicca un oggetto curioso, uno scrigno, dalla strana colorazione simile all’onice. Appena il giovane dottore osserva il singolare artefatto si sente come trascinato in un mondo antico, perduto... Quali segreti si celano dietro quel misterioso oggetto, in apparenza innocuo? Una delle opere più celebri e amate di Gertrude B. Bennett (Le teste del Cerbero), la storica ideatrice del genere dark fantasy, autrice geniale e adorata da autori suoi contemporanei del calibro di H. P. Lovecraft.